Pedagogia del fare
La pedagogia del fare trova i suoi principi nella scuola attiva di Dewey e della Montessori.
Il bambino è al centro della vita del nido, delle sue attività di routine e in quelle più specificatamente didattiche. Tutto è pensato e organizzato per essere a misura di bambino, dalla scansione della giornata, dall’organizzazione degli spazi alle attività didattiche.
Si tenta di promuovere nei diversi momenti della giornata la competenza e l’autonomia del bambino.
- La competenza come capacità saper di saper fare una precisa attività/compito/azione in funzione dell’ acquisizione di specifiche autonomie.
- Il bambino viene inoltre messo nelle condizioni di poter sperimentare, toccare, provare, assaggiare, tagliare, colorare, tutto secondo tempi e modalità ben chiare in cui si conosce e si scopre capace di…
Pedagogia delle relazioni
Per relazione si intende entrare in contatto, interagire io – tu – noi (Buber) nel rispetto della persona cui ci si trova di fronte. Al nido di relazioni ce ne sono molte e a livelli diversi: relazione tra i bambini, tra educatrici e bambini, tra educatrici e genitori. Sono tutte molto ricche e trovano fondamento proprio nella costituzione dell’essere umano (animale sociale). Tutte queste relazioni sono considerate di estrema importanza per la loro rilevanza e le conseguenze reciproche:
→ Tra i bambini per la promozione di socializzazione tra pari, favorendo l’acquisizione di capacità di confronto e interazione;
→ Tra i bambini e le educatrici perché i piccoli si sentano accolti e abbiano una o più figure di riferimento che si possano prendere cura di loro nei momenti in cui i famigliari sono assenti;
→ Tra genitori ed educatrici (caposaldo nell’approccio sistemico) perché l’educazione sia coerente tra i vari contesti con cui il bambino entra in contatto. Per questo la parola chiave è collaborazione e confronto tra nido e famiglia.